Beatrice Arrigoni inizia con pianoforte classico a 8 anni proseguendo più avanti col canto moderno presso la scuola di musica “Cdpm” di Bergamo; dal 2006 si esibisce in ambito jazz, a fianco di alcuni professionisti dell’ambiente bergamasco e milanese come Sergio Orlandi, Guido Bombardieri, Tony Arco, Andrea Andreoli, Alessandro Bottacchiari.
Partecipa nel corso degli anni a numerosi seminari jazz con docenti nazionali e internazionali quali Dave Liebman, Jay Clayton, Rachel Gould, Norma Winstone, Theo Bleckmann, Jen Shyu, Cristina Zavalloni, Jason Lindner, Sara Serpa, Susanne Abbuehl, e Diana Torto, vincendo una borsa di studio come miglior voce durante i seminari di “Laurino in Jazz 2014”.
Per quattro anni è membro del coro gospel “The Golden Guys” di Paola Milzani (con cui incide da solista nel 2010), e dal 2011 al 2015 fa parte del coro a cappella milanese “Clam Chowder” diretto dal maestro Giorgio Ubaldi, con il quale partecipa con successo a numerosi concorsi e festival nazionali e internazionali: tra i tanti, il Festival internazionale di Montreux, il Concours de Chorales de Draguignan, il Concorso internazionale di Verona, il Festival corale internazionale “Concordia Vocis” a Cagliari, il Concorso internazionale di Gorizia.
Si diploma presso i Civici Corsi di Jazz di Milano nel 2013 studiando con Laura Conti, Gabriele Comeglio, Marco Vaggi, Tony Arco, Roberto Rossi, Achille Succi e Claudio Fasoli.
Nel 2014 accede al Biennio in Canto jazz presso il Conservatorio di Milano, dove studia con Tiziana Ghiglioni, Tino Tracanna, Greg Burk, Riccardo Luppi, Antonio Zambrini, Alberto Mandarini, e dove entra a far parte del “Contemporary ensemble” di Giovanni Falzone. Si laurea col massimo dei voti nel 2018 con una tesi dedicata alla poesia angloamericana, per la quale compone appositamente musiche per settetto su testi di Emily Dickinson, Sylvia Plath e Wallace Stevens.
Approfondisce lo studio della tecnica vocale prima con Luigina Bertuzzi, poi con la logopedista e insegnante di canto Marina Bertocchi, e attualmente con la cantante di musica antica e barocca Elena Carzaniga. Attualmente studia anche composizione col M° Mauro Montalbetti.
Dal 2015 al 2019 frequenta i laboratori sperimentali di ricerca musicale tenuti dal pianista e compositore Stefano Battaglia, attraverso cui si avvicina al mondo della poesia e dell’improvvisazione in senso a-idiomatico. Nel settembre 2019 registra un progetto di poesia italiana contemporanea su testi da lei scelti, con lo stesso Stefano Battaglia al pianoforte, Nazareno Caputo al vibrafono e marimba, e Luca di Battista alla batteria. Nell’ambito dei LPRM ha occasione di partecipare nel 2015 ad un workshop condotto da Michele Rabbia.
Nell’estate del 2017 viene selezionata dal regista Cesare Ronconi per partecipare al laboratorio su “poesia e musica” tenuto dal Teatro Valdoca, in occasione del quale approfondisce il rapporto tra canto corale-parola poetica-movimento.
Nel 2020 viene selezionata dalla Fondazione Cini di Venezia per partecipare ad un workshop sull’improvvisazione condotto da Evan Parker, Giancarlo Schiaffini, Walter Branchi e altri.
Nel 2015 nasce il duo sperimentale col batterista Fabrizio Carriero, dedicato al mondo poetico di Emily Dickinson, con cui si esibisce in svariate realtà del jazz e non.
Al 2017 risalgono la registrazione di My River runs to thee (TRJ Records) a fianco di Fabrizio Carriero, e del suo primo album in quartetto dal titolo Innerscape (Emme Record Label), in cui è autrice dei brani e dei testi, nonché leader del gruppo.
Col Beatrice Arrigoni 4et – formato da Andrea Grossi (contrabbasso), Lorenzo Blardone (pianoforte) e Matteo Rebulla (batteria) – vince nel 2016 il concorso indetto da “Musicisti Italiani di Jazz” per le regioni Lombardia ed Emilia Romagna, nella categoria under 30. Con Innerscape partecipa a diverse rassegne di Jazz in Italia, e viene scelta da Tino Tracanna per esibirsi al festival “Bergamo Jazz 2020”.
È membro del trio sperimentale Entanglement formato da Matteo Lorito (contrabbasso, elettronica) e Andrea Ruggeri (batteria), con cui registra nel 2019 il progetto “A brief history of Time” dedicato alla prima parte dei “Four Quartets” di T. S. Eliot.
È membro del quartetto di musica originale di Niccolò Faraci, con Niccolò Faraci al contrabbasso, Lorenzo Blardone al pianoforte e Alfonso Donadio alla batteria.
Porta avanti la tradizione jazzistica come membro stabile del quintetto swing anni 30’-40’ “Lucy’s Pie Tiny Orchestra”, a fianco di Arturo Garra (clarinetto), Guido Bianchini (contrabbasso), Andrea Centonze (batteria) e Yuri Biscaro (chitarra).
È laureata in Lettere Moderne col massimo dei voti e la lode presso l’Università degli Studi di Milano, con tesi rispettivamente in Drammaturgia musicale e in Linguistica dei Media.
Dal 2013 insegna canto moderno e jazz in diverse realtà didattiche del milanese e della bergamasca.
Nel corso degli anni si è esibita a “Bergamo jazz”, al Mortara jazz festival, al “Ritmo delle città” di Milano, al Piccolo Teatro Strehler, agli Arcimboldi di Milano, alla Sala “Verdi” del Conservatorio di Milano, al Teatro San Babila di Milano, all’ “Accademia Chigiana” di Siena, alle rassegne Jazz-Mi, Area M, e Novara Jazz, ad Amatrice (“Jazz Italiano Per le Terre del Sisma”); ha avuto occasione di suonare e collaborare a fianco di diversi musicisti tra cui Achille Succi, Marco Vaggi, Giovanni Falzone, Paolo Tomelleri, Antonio Zambrini, Claudio Fasoli, Sophia Tomelleri, Riccardo Luppi, Mauro Porro, Alfredo Ferrario, Valerio Della Fonte, Mario Forte, Gabriele Rubino, Gianluca Zanello, Camilla Battaglia, Marco Rottoli, Riccardo Tosi, Francesco Chiapperini, Alberto Zanini, Roberto Frassini Moneta, Virginia Sutera, Ermanno Novali, Roger Rota, Michele Mazzini, Massimiliano Furia e molti altri.