Bio
Roberto Olzer

Diplomato in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio ‘G. Verdi’ di Milano sotto la guida del M° Giancarlo Parodi e, con il M° Alberto Magagni, in pianoforte al Conservatorio di Mantova, si dedica ben presto all’apprendimento e allo sviluppo delle tecniche improvvisative nel repertorio jazzistico grazie alla frequentazione di Ramberto Ciammarughi.

Laureato a pieni voti in Filosofia presso l’Università Cattolica di Milano, affianca all’attività didattica quella compositiva (con vari lavori pubblicati, tra i quali il brano ‘Per Geometrico Destino’ per Soli, Coro e Orchestra, commissionato dal comitato italo-elvetico per le celebrazioni del centenario del traforo del Sempione), quella di arrangiatore, per svariate formazioni tra le quali l’Orchestra Sinfonica del Teatro Coccia di Novara e il Decimino di Ottoni del Teatro la Scala di Milano. Per quest’ultimo, ha arrangiato – tra le altre partiture – un Omaggio a Nino Rota, una Suite dedicata a John Williams, e la Rhapsody in Blue di Gershwin, in cui si è anche proposto quale pianista solista. Da ultimo, l’unione del Decimino con il Roberto Olzer Trio ha prodotto lo spettacolo ‘American Sweets’ che ha debuttato nel luglio 2015 nella rassegna ‘Tones on the Stones’. 

Numerose anche le frequentazioni in ambito pop, grazie alle quali ha potuto collaborare con artiste quali Antonella Ruggiero, Tosca, Simona Bencini e Susanna Parigi.  

Copiosa infine l’attività concertistica in ambito classico e jazzistico, in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra e Giappone, tanto come pianista che come organista, in veste solistica e di accompagnatore all’interno di diversi ensemble. 

Ha al suo attivo una ventina di album editi da etichette nazionali di jazz quali Abeat, Dodicilune, Splasc(h) e Caligola, ed internazionali (Atelier Sawano, Osaka, Japan). Oltre a varie collaborazioni come sideman (Max De Aloe Quartet, Michele Gori Quartet, Elisa Marangon Quartet, ecc..), è alla guida di un proprio Trio, a fianco di Yuri Goloubev al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria, coi quali ha realizzato un Tour in Giappone nel Giugno 2015, e ne realizzerà due nel Settembre e Dicembre 2016. Il loro CD ‘Steppin’ Out’ è stato premiato dalla rivista giapponese ‘Jazz Critique Magazine’ come miglior disco di jazz strumentale del 2013. Come organista ha recentemente inciso, per TRJ Records, il suo primo album, sull’organo Luigi Biroldi di Quarna Sotto (VB), con la partecipazione di Giancarlo Parodi e Stefano Gori al flauto.

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