Ciclo di poesie di Emily Dickinson musicate e “improvvisate” da voce, batteria e percussioni. Nove visioni immaginifiche declinate attraverso colori cangianti, suoni, silenzi solenni.
Gioco perpetuo di spazi tra parola e gesto dove la poesia riluce come evocazione, e dove il suono ne suggella il senso più profondo.
Un viaggio attraverso sperimentazioni timbriche, melodie minimali, ritmi pulsanti e rarefatti che raccontano la parola in maniera visionaria e appassionata.